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ALCUNI ESEMPI DI PRATICHE NELL'AMBITO RESPONSABILITA' CIVILE SVOLTE CON ESITO FINALE POSITIVO.
Sono uscito di strada con la mia auto andando a sbattere contro un albero. Oltre ad avere distrutto la mia macchina, a bordo c'erano mia madre e mio fratello. Tutti e tre abbiamo subito lesioni fisiche. Verremo risarciti?
Il mezzo verrà risarcito solo se si ha una polizza kasko. Il conducente non verrà risarcito in ambito R.C.A. perchè si tratta di una fuoriuscita autonoma (quindi di un'errore personale) a meno che, non abbia stipulato una polizza personale infortunio conducente. I trasportati in genere vengono sempre risarciti ad esclusione di alcuni casi da valutare. Possono influire sul risarcimento anche dei trasportati se il conducente risulti avere i valori alterati per assunzione di sostanze stupefacenti o alcool perchè quando si sale su un mezzo bisogna accertarsi che chi lo conduce sia in condizioni idonee per farlo.
A seguito di un incidente stradale è venuto a mancare mio padre, Noi familiari in quale modo divideremo il risarcimento?
Questo concetto è importante da comprendere: non si tratta di un'eredità da suddividere fra i vari componenti della famiglia. In caso di morte per incidente stradale con ragione, così come a causa di malasanità, la compagnia assicurativa dovrà liquidare eventuali coniuge, figli, genitori e fratelli moltiplicando il risarcimento stabilito da una tabella per il numero di componenti di familiari.
Mentre scrivevo un messaggio con il cellulare sono inciampato rompendomi un tendine, ho diritto ad essere risarcito?
Trattandosi di un danno non causato da terzi ma imputabile soltanto ad una sua distrazione, potrà essere risarcito solo nel caso lei abbia stipulato una polizza personale infortuni.
Ero a cena al ristorante, si è rotta la sedia sulla quale ero seduta. Cadendo mi sono procurata una frattura al coccige, di chi è la responsabilità?
La responsabilità è del titolare del ristorante.
Il proprietario di un locale come: negozio, ristorante, hotel, residence, supermercato, ecc, risponde, in linea generale di tutti i danni procurati a terzi dai beni posti sotto la propria vigilanza. Egli deve cioè fare in modo che il bene (un pavimento, una scalinata, una piscina, un bagno, una vetrata, ecc.) non presenti fonte di pericolo tale da danneggiare eventuali avventori.
Ad esempio, un pavimento bagnato o scivoloso, senza il cartello con l’avviso al pubblico; o ancora per la foglia di insalata caduta sul pavimento vicino al banco dei prodotti ortofrutticoli nel supermercato; o per un gradino malfermo sulla scalinata di un ristorante. In tutti questi e molti altri casi, chi cade e si fa male può invocare la cosiddetta responsabilità oggettiva del titolare del locale e pretendere il risarcimento del danno.
Ovviamente vale il concetto d’insidia o trabocchetto. Ossia non rientra nel diritto di avere un indennizzo se si cade o si scivola ove il bagnato o l’irregolarità sia ben visibile o segnalati. Infatti, tanto più è evidente il pericolo, tanto meno possibilità ci sarà di essere risarciti.
Passeggiavo lungo un sentiero del parco con il mio cagnolino Chicco senza il guinzaglio quando, fatta una curva, ci siamo trovati davanti un cane di grossa taglia, anch'esso lasciato libero. Ho chiesto all'accompagnatore se il suo animale fosse buono. Il signore mi ha risposto che potevo stare tranquillo. Dopo qualche minuto di conoscenza tra gli animali, ho notato che non si muovevano in modo amichevole, mi sono avvicinato per recuperare il mio, ma non ne ho avuto il tempo perché l’altro cane ha aggredito il mio Chicco. Prontamente mi sono adoperato a dividerli ma in una frazione di secondi l'altro cane mi si è avventato addosso, mordendomi ripetutamente mani e braccia con le quali cercavo di proteggere Chicco tenendolo il più lontano possibile dalle sue fauci. Quando l'uomo si è finalmente deciso a recuperare e legare il cane mordace, io sanguinate e in stato di shock sono corso dal veterinario, perchè Chicco era in condizioni più gravi delle mie. Al termine delle cure e ripristinata la situazione per entrambi, ho telefonato alla controparte (grazie ad una signora che sopraggiunta poco dopo e vista la tremenda situazione in cui mi trovavo, mi ha scritto prontamente il suo numero di telefono dicendomi che sarebbe rimasta lei a recuperare i dati del proprietario del cane) e alla mia richiesta di essere risarcito, almeno delle spese mediche, mi è stato risposto che il proprietario non era intenzionato ad assumersi alcuna responsabilità e quanto meno lui visto che il cane non era suo. Ha inoltre aggiunto, che se sarà necessario, lui testimonierà a mio sfavore. Secondo il suo parere la colpa delle ferite del mio cane è imputabile solamente a me per il fatto che non tenendolo legato al guinzaglio, gli ho permesso di avvicinarsi per primo e quindi non posso avanzare nessuna richiesta. Per quanto riguarda le mie lesioni, è sempre colpa mia perchè secondo lui non dovevo mettermi in mezzo per dividerli e ha sottolineato che lui per non avere tenuto il mio stesso comportamento, non ha riportato alcuna lesione. Sono esterrefatto, quindi per questa persona, io avrei dovuto stare a guardare il mio cane che veniva sbranato senza intervenire? Come mi devo comportare in questa situazione?
Trattandosi di responsabilità civile, il proprietario è sempre tenuto a risarcire i danni causati dal proprio cane indipendentemente dal fatto che non fosse presente all’evento. Se non possiede una polizza assicurativa, dovrà farlo personalmente. Ovviamente per inoltrare una richiesta danni, bisogna essere in possesso dei dati del proprietario del cane. Qualora non vogliano essere forniti spontaneamente dalla controparte, si ricorrerà ad esporre querela presso le forze dell'ordine.
Possiedo dei terreni recintati adibiti a coltivazioni di vario tipo. Il gregge di pecore del mio confinante ha distrutto una parte di recinzione ed invaso la mia proprietà, con conseguenze disastrose per il miei raccolti. Ho diritto ad essere risarcito?
Si ne ha pieno diritto. Siamo nell'ambito della responsabilità civile, il suo vicino ha l'obbligo di custodire i suoi animali e far sì che non arrechino danni a nessuno.
Ero alla guida della mia automobile a velocità ridotta con a bordo mia figlia minore e percorrevo una strada di periferia quando improvvisamente un cavallo ha attraversato la strada senza darmi il tempo di poter frenare. L’impatto è stato spaventoso. Mia figlia ed io abbiamo riportato lesioni fisiche di lieve entità ma lo shock è stato fortissimo, tanto più il vedere il povero animale steso a terra agonizzante senza poter fare nulla. Inutile dire che l’auto è irreparabile. Se il proprietario del cavallo non è assicurato, chi mi ripagherà l'automobile?
Una volta rintracciato il proprietario, che è per legge l'unico responsabile della custodia del proprio bene, in questo caso del suo cavallo, sarà a lui personalmente o tramite la sua polizza assicurativa (se la possiede) a dover risarcire tutti i danni causati dall'animale, sia materiali, sia fisici che traumatici.
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